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Qual è la differenza tra una cappa biohazard e una cappa a flusso laminare?

Se apparentemente una cappa biohazard e una cappa a flusso laminare possono sembrare due strumenti identici, va comunque sottolineata una sostanziale differenza. Talvolta infatti, per avere una migliore gestione interna della componentistica e la possibilità di ottimizzare il processo produttivo, i costruttori utilizzano la stessa scocca: il nostro consiglio è quello di guardare sempre il manuale d’uso del costruttore dove è scritto e specificato se si tratta di una cappa biohazard o flusso laminare.

Che cos’è una cappa biohazard

La cappa biohazard, (rischio biologico) è una cabina impiegata per eliminare aerosol di agenti biologici che potrebbero rappresentare un pericolo per l’operatore e per l’ambiente di lavoro. Esistono 3 tipologie di cappa biohazard, ovvero: MSCI, costruita per proteggere solo l’operatore, MSC II, studiata in modo da proteggere sia l’operatore che il prodotto, e MSC III, creata per proteggere l’operatore tramite una barriera fisica. 

Che cos’è una cappa a flusso laminare

Una cappa a flusso laminare è una cabina che crea al suo interno un ambiente sterile, nel quale è possibile svolgere attività di analisi con la garanzia che il prodotto sia protetto da agenti inquinanti derivanti dall’esterno. Esse si distinguono in due grandi famiglie: cappa a flusso laminare verticale, generalmente dotata di 2 filtri assoluti Hepa e cappa a flusso laminare orizzontale, dotata di un filtro assoluto Hepa e una zona prefiltrante.

Differenza tra cappa biohazard e cappa a flusso laminare

La fondamentale differenza che c’è da una cappa biohazard e una cappa a flusso laminare è che la prima è concepita per proteggere l’operatore (e il prodotto nel caso della Classe II e III), mentre la seconda crea semplicemente una zona pulita sul piano di lavoro (validabile secondo la UNI EN ISO 14644 oppure GMP) all’interno del quale è possibile svolgere manipolazioni senza che il materiale analizzato venga contaminato da aria esterna.

Pertanto la cabina a flusso laminare non può essere considerata come un Dispositivo di Protezione Collettiva (DPC) in quanto non è in grado proteggere l’operatore.

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