“A che velocità deve andare la mia cappa biologica?”. Questa è una delle domande più frequenti che la clientela pone ai nostri tecnici. In questo articolo vogliamo porre l’attenzione su quali sono le velocità che dovrebbero rispettare le cappe biologiche, che esse siano cappe a flusso laminare oppure Biohazard, costruite secondo norma europea EN 12469.
Cappe Biohazard di Classe I, II, III.
Ampiamente diffuse in tutti i laboratori biologici di ricerca, di analisi e di controllo qualità, le cappe Biohazard vengono impiegate per eliminare aerosol di agenti biologici che potrebbero rappresentare un pericolo per l’operatore e per l’ambiente di lavoro. Esistono 3 tipologie di cappa biohazard, ovvero: MSC I, MSC II e MSC III. La cappa Biohazard di classe I deve avere una velocità compresa tra 0,7 e 1 m/s, con la presa dell’anemometro fronte cappa. La cappa Biohazard di Classe II deve avere un flusso laminare verticale da 0,25 a 0,50 m/s e una barriera frontale maggiore o uguale di 0,4 m/s. Per verificare invece la velocità della cappa Biohazard di classe III, è necessario togliere e verificare dall’apertura di un guanto che sia maggiore di 0,7 m/s.
Cappe a flusso laminare orizzontale e verticale
Una cappa a flusso laminare è una cabina che crea al suo interno un ambiente sterile nel quale è possibile svolgere attività di analisi, con la garanzia che il prodotto sia protetto da agenti inquinanti derivanti dall’esterno. Esse si distinguono in due grandi famiglie: cappe a flusso laminare orizzontale e cappe a flusso laminare verticale. Per entrambe le tipologie di cappe non è prevista nessuna normativa per la costruzione e la manutenzione, quindi, per verificare i flussi, possiamo appoggiarci alla linea guida GMP, che richiede 0.45 m/s (più o meno il 20%) , oppure alla normativa ISO 14644 che necessita di un flusso laminare verticale da 0,36 a 0,54 m/s.
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